Rosso Vitamina è un evento sperimentale che coinvolge quattro artisti di fama internazionale con solide radici nel writing: Bizarre Dee, Lineapiatta, Francesco Barbieri, Zedz. Due (Lineapiatta e Francesco Barbieri) giocano in casa, in quanto hanno Pisa come base, mentre gli altri due (Bizarre Dee e Zedz) vengono da importanti realtà come Roma e Amsterdam.
Rosso Vitamina si articola in due momenti e in due spazi differenti. Venerdì 7 ottobre inaugura la mostra collettiva al Centro Culturale Cantiere Sanbernardo di a Pisa, dove gli artisti presentano i loro lavori “indoor” più recenti. Sempre all’interno della mostra sarà presente un’installazione “site-specific”: gli artisti divisi in coppie, a seconda delle analogie stilistiche, prepareranno due totem, due rappresentazioni delle loro visioni antitetiche che daranno vita ad un dialogo tra due linguaggi urbani-pagani differenti ma comunque comunicanti fra loro. La giornata si concluderà con il live di Soul Fool Factory. Sabato 8 e domenica 9 ottobre, invece, i quattro si confronteranno su un muro del campo sportivo Abetone (via Bonanno Pisano): il risultato sarà una produzione significativa che mette insieme lettering, elementi figurativi e astratti, propri di un percorso individuale e collettivo durato due decadi sui muri di varie città europee. Il progetto RossoVitamina, tramite le sue attività indoor-outdoor, vuole essere un momento di riflessione sulle dinamiche creative del writing.
Negli ultimi vent’anni la città di Pisa, tramite vari percorsi collettivi, ha creato caratteristiche proprie di una sua peculiare personalità nell’ambito del movimento del writing (fenomeno sociale-artistico comunemente noto anche come “graffiti”). Tale movimento ha origine tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 a New York e a Philadelphia: qui i primi writers dipingono i loro pseudonimi sui muri sui treni metropolitani che attraversano la città. Grazie alla visibilità delle superfici da loro scelte, e all’attenzione che i media prestano al fenomeno, il numero dei writers cresce ogni giorno di più, tanto che per distinguersi fra loro questi adottano nuove tecniche. Le firme si ingrandiscono, le lettere si evolvono e si corredano di personaggi e sfondi che catturano l’attenzione: è la nascita dei veri e propri “pezzi” (masterpieces).
Oggi il writing è una cultura globale che coinvolge migliaia di giovani in tutto il mondo: nell’arco di quarant’anni il linguaggio si è inevitabilmente allargato e codificato in centinaia di stili rappresentativi, anche se si tratta ancora sostanzialmente di scrivere il proprio nome sui muri. L’originale modello newyorkese è stato rielaborato più volte passando attraverso le metabolizzazioni delle varie culture europee, le quali percepirono già all’inizio degli anni ’80 il valore della “nuova cosa” che stava crescendo nei quartieri popolari d’oltreoceano. Le necessità espressive e di impatto sul paesaggio urbano hanno portato molti writers a scegliere di dipingere grandi superfici in maniera “progettuale”, affiancando alle lettere diverse soluzioni di sperimentazione illustrativa. Contemporaneamente la stessa tecnica di utilizzo delle vernici spray si è evoluta fino a consentire qualsiasi effetto visivo, mentre il writing fagocita continuamente stimoli provenienti dalla grafica pubblicitaria e dalla cultura pop in generale, per poi a sua volta influenzare questi mondi in modo indelebile.
Per informazioni: www.rossovitamina.it
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